Sostienici con le donazioni

Home » Letteratura » L’INQUILINO DELLA CASA SUL PORTO Romanzo di Biagio Balistreri, ed. Spazio Cultura

L’INQUILINO DELLA CASA SUL PORTO Romanzo di Biagio Balistreri, ed. Spazio Cultura

Protagonista del romanzo è uno scrittore  quarantenne che si sente prossimo ad una svolta della vita e vuole stenderne un bilancio. Insoddisfatto della pensione in cui da tempo vive, prende in affitto una casa che ha una grande finestra sul porto, attratto dalla frenetica attività che si svolge sulle banchine e dalle luci multicolori, che si alternano nelle diverse ore del giorno e della notte. Spettatore di quest’atmosfera di febbrile movimento, standosene sdraiato ed inattivo tenta di riprendere un racconto che ha lasciato incompiuto. Negli indugi della composizione che stenta ad avere esito trova nel cassetto della scrivania, appartenente come tutto il mobilio al proprietario dell’appartamento, un fascio di lettere scritte a mano con caratteri diversi, ma prive di data e firma : “Presi le lettere e mi sistemai comodamente in poltrona. Per quella sera, non contemplai le luci del porto”. Le lettere sono scritte da tre persone diverse, come rivelano le grafie: 15 sono scritte ad un giovane amico da un uomo, l’inquilino, uno scrittore quarantenne in crisi compositiva che, dopo un periodo di atonia vitale, sente rifluire la vitalità nel suo corpo e si innamora di Tindarella; 1 è scritta dal giovane amico all’inquilino; 6 sono scritte da Tindarella all’inquilino. Da tutte emergono due rapporti sentimentali non vissuti pienamente e completamente : con il giovane e con Tindarella. Ultimata la lettura il protagonista rimane perplesso sul vero significato delle lettere, finzione o realtà, e sul suo coinvolgimento in quella storia che in fondo non gli appartiene, sebbene alluda  alla propria vita. In ogni caso decide di pubblicarle per sfuggire alla sgradevole sensazione di essere stato un testimone indiscreto. Tutto il racconto rimanda alla complessità della vita, alla sua indecidibilità, alla difficoltà di compiere un’azione. Anzi attraverso l’inazione, lo stare a guardare e a leggere, abitando un luogo fisico e mentale che appartiene ad un altro, il proprietario della casa, la vita del porto, le lettere ritrovate. Proprio queste consentono al personaggio di camuffare, narrando di altri, la propria corporalità ed il bisogno d’amore e di possesso. L’amore e la vita sono raccontati con una verità, che non si accampa rude sulla pagina, ma acquista levità attraverso il gioco delle parole degli autori delle lettere. L’inquilino della casa sul porto è un romanzo elaborato e complesso, che rivela lungo impegno compositivo e meditate letture che hanno filtrato e lasciato decantare la biografia di Biagio Balistreri e scarnificato il suo stile compositivo rendendolo semplice ed essenziale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *