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PER PATRIZIA CAVALLI

 

L’incontro con Elsa Morante è stato determinante nella vita di Patrizia Cavalli, poeta dalla voce intensa ed originale, venata d’ironia . Poeta l’aveva chiamata E. Morante : “Patrizia, sono felice: sei una poeta.” e poeta si era definita sempre, detestava poetessa. Se n’è andata il 21 giugno scorso dopo una lunga malattia. La sua prima raccolta Le mie poesie non cambieranno il mondo   l’ultima  Datura  del 2013 e  la prosa di  Con passi giapponesi  del 2019.

 

Questa sfusa felicita’ che assale

Questa sfusa felicità che assale
le facce al sole,
i gomiti e le giacche
– quante dolcezze
sparse nel mercato,
come son belli
gli uomini e le donne!
E vado dietro all’uno
e guardo l’altra,
sento il profumo
inseguo la sua traccia,
raggiungo il troppo
ma il troppo non mi abbraccia.

****

Bene, vediamo un po’ come fiorisci,
come ti apri, di che colore hai i petali,
quanti pistilli hai, che trucchi usi
per spargere il tuo polline e ripeterti,
se hai fioritura languida o violenta,
che portamento prendi, dove inclini,
se nel morire infradici o insecchisci,
avanti su, io guardo, tu fiorisci.

****

Esseri testimoni di se stessi
sempre in propria compagnia
mai lasciati soli in leggerezza
doversi ascoltare sempre
in ogni avvenimento fisico chimico
mentale, è questa la grande prova
l’espiazione, è questo il male.

 

da Poesie, Patrizia Cavalli, Einaudi 1999

 

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