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UN VIVACE SCAMBIO D’OPINIONI

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Mercoledì 10 febbraio 2016 nella sala della Feltrinelli, dedicata agli incontri con gli scrittori, Mario Di Caro ha presentato il suo ultimo libro La Capitana dell’isola di nessuno, dialogando con Desirée Rancatore, Letizia Battaglia ed un gruppo di giovani lettrici delle Associazioni Culturali  L& D  e VOLO coordinato da chi scrive. Dopo una breve presentazione dell’opera, l’autore ha invitato i lettori al dibattito, favorendo così un approccio dinamico all’opera, affrontata dai diversi punti di vista dei lettori, frutto di letture e decodificazioni autonome e originali.

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Quello squisitamente femminista, sostenuto da L. Battaglia, che considera la Capitana una donna impegnata non soltanto nella realizzazione della propria emancipazione, ma nel suo ruolo sociale di promotrice di protesta contro soprusi  e violenze. Quello della donna che desidera armonizzare le tradizioni della sua terra, fatte di sapori e profumi a cui è profondamente legata, col desiderio dell’affermazione personale nel campo economico, messo in evidenza da D. Rancatore. Terza interpretazione quella sostenuta da chi scrive  che ha visto prevalere nella narrazione, pur articolata nella successione d’età e di ruoli e destini tra tre donne : la mamà, Carmen e Liuzza, il prevalere di un sapere arcaico e magico che contrasta con la volontà di emancipazione. Pertanto il romanzo sembra un’allegoria pessimistica della Sicilia, geograficamente individuata come isola, privata di un possibile riscatto. L’impegno politico-sociale della protagonista Carmen, pur citato nella ricostruzione biografica che lei stessa consegna come exemplum alla piccola Liuzza,  appartiene al passato, mentre l’oggi è rappresentato dal centro commerciale e da Mammudrau insensibili e feroci. La speranza è disancorata da un’ azione concreta volta a cambiare la realtà. Interessanti le interpretazioni proposte dalle giovani, ma già esperte lettrici, indirizzate a cogliere l’aspetto esistenziale della Capitana e l’ambiguità dell’ultimo e conclusivo capitolo del romanzo. Lo scrittore ha ascoltato con interesse, rivendicando la complessità di suggestioni e tematiche che caratterizzano la sua favola.

Gabriella Maggio

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